lunedì 23 luglio 2012

Location: Fondazione Bisazza
Guest: John Pawson
Title: Plain Space

Mostra di un maestro minimalista, dalle forme semplici, ma non semplificate; paletta colori ridotta all'essenziale; la materia e le sue texture usate nell'espressione più pura, senza ibridazioni. Due lunghi tavoli a cavalletti rivestiti in feltro nero espongono elementi di design e modelli di ville e architetture; queste ultime adeguano il linguaggio asciutto al genius loci, ogni intervento non è mai una ripetizione di uno schema predefinito. L'unico elemento comune è il rigore, come si evidenzia nel leaflet: "Pawson crea spazi che offrono una sensazione di rifugio e di ordine in un mondo complesso." Si potrebbe definire una architettura del silenzio, in cui sostare e riprendere fiato dalla frenesia e dalla massa che quotidianamente ci circonda, ritrovarsi immersi in uno spazio levigato e ampio, circondati dalla materia e dalla luce è appagante. Niente altro. Lo spazio vuoto crea molta emozione, l'effetto wunderkammer delle nostre case (forse) non altrettanto.
In pieno e netto contrasto con la radicalità di Pawson vi sono le sculture kingsize in mosaico e vetroresina della collezione permanente, la meraviglia che sanno suscitare è dovuta alla comprensione e apprezzamento del lavoro delle maestranze Bisazza. Come accostare Bernini a Judd due emozioni diverse, una fisica l'altra spirituale. Quale sia meglio non è dato saperlo, in questo periodo conviene appagarle entrambe.