buonasera lettori
terminata la parentesi ludica dell'ultimo post, riprende la selezione di lampade viste al salone 2013.
queste righe saranno dedicate ad una giovane ed emergente azienda di bergamo che ha fatto della ricerca, dell'ironia e dell'eleganza i tre binari paralleli da seguire con costanza e determinazione.
ricerca: il liquido disperde il calore del led, niente alette in alluminio ma un rassicurante bulbo in vetro;
ironia: luce nel legno, un cuneo luminoso infilato a forza apre e spacca il corpo solido della materia;
eleganza: il primo progetto definito da una tenue grazia, il secondo da un rude ceppo.
due visioni di eleganza atipica, ma rigorosa nei risultati.
gli amici di
lighting now titolavano a ragione sul salone: "il futuro che non c'è e il vecchio che avanza", riferendosi ai grandi nomi della luce e dell'architettura. stimati colleghi, molto spesso le vere novità si trovano nel piccolo.
au revoir