buonsera lettori
mattina grigia, londinese e bellissima, ideale per una visita mattutina alla mostra di Alberto Giacometti alla GAM; sono il primo ingresso, le quattro stanze sono riempite solo dalla materia plasmata del maestro, i primi pezzi così realistici da sembrare teste tassidermizzate, se non fosse per l'evidenza dell'impronta delle dita sulla materia.
seconda sala, il fiato inizia a mancare, Forma Sospesa, le forme astratte rivelano una ricerca costante della correttezza, del giusto modello, disegni alle pareti realizzati di corsa ma compiuti, e la luce che rende ancora più perfette le masse di bronzo e gesso; terza sala, il fiato manca del tutto La Gabbia. Ho la precisa percezione di vedermi allo specchio, sono io quella figura scheletrica dentro un reticolo fragile e resistente, infrangibile, ancora una volta l'illuminazione è perfetta, non ci sono ombre inutili, sovrapposte e portate da altro, io di fronte a me stesso non faccio ombra, quindi non esisto?
Se avete un'ora buca, come si diceva a scuola, e siete a Milano, andate a trovare Alberto,
vi accoglierà con piacere.
Buona visita
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