buonasera lettori,
due consigli di visione, non solo per professionisti, le cose belle non hanno etichetta; il primo mostra come da un oggetto urbano cadente, senza valore (apparente) e che avrebbe meritato la demolizione sia possibile estrarre un'essenza di bellezza http://thinkinatank.com/; il secondo, forse solo per archilovers, http://officeus.org/ ma efficace, impressive, una bacheca piena di memo, appunti e appuntamenti da non dimenticare.
enjoy visit
giovedì 28 agosto 2014
designing the pen
buongiorno lettori,
il Cooper Hewitt Museum di NYC ha reinventato la penna, ha reinventato lo strumento base della scrittura, trasfomandolo in un oggetto capace sia di acquisire segni sia di memoria; all'ingresso oltre al biglietto viene fornita THE PEN un oggetto sottile, nero e efficiente, durante il nostro tour all'interno del museo avviciniamo la penna alla targhetta (o tag) dell'oggetto esposto e tutto ciò che lo riguarda viene incluso in memoria, terminato il giro riconsegnamo lo stilo, sul biglietto d'ingresso viene stamapato un indirizzo dedicato, nostro, con cui accedere a quanto abbiamo visto e segnato. Un oggetto archetipico, pratico e silenzioso sul quale avere tutto sulla punta delle nostre dita. Buona visita.
il Cooper Hewitt Museum di NYC ha reinventato la penna, ha reinventato lo strumento base della scrittura, trasfomandolo in un oggetto capace sia di acquisire segni sia di memoria; all'ingresso oltre al biglietto viene fornita THE PEN un oggetto sottile, nero e efficiente, durante il nostro tour all'interno del museo avviciniamo la penna alla targhetta (o tag) dell'oggetto esposto e tutto ciò che lo riguarda viene incluso in memoria, terminato il giro riconsegnamo lo stilo, sul biglietto d'ingresso viene stamapato un indirizzo dedicato, nostro, con cui accedere a quanto abbiamo visto e segnato. Un oggetto archetipico, pratico e silenzioso sul quale avere tutto sulla punta delle nostre dita. Buona visita.
martedì 26 agosto 2014
incontri veneziani
buongiorno lettori,
incontri casuali veneziani, come incontrare personaggi e uscirne indenni (solitamante quando si conosce un "VIP della cultura" o meno, si rischia di uscirne delusi, non era come si credeva fosse), l'unica soluzione è "beccarli" da lontano, il mito rimane intatto, non si sente la voce o l'odore; li si osserva muoversi e osservare il mondo che avete appena guardato anche voi, penseranno le stesse cose o demoliranno tutto con un battito d'ali; poco m'importa, quello che conta è vederne l'umanità, a portata di mano; guardarli aggirarsi per i padiglioni, non disturbarli tendendo loro la mano; accade spesso una cosa divertente, quando punto un obiettivo su qualcuno, si fermano in due o tre chiedendosi/mi chi sia "anish kapoor" sussurri loro, ti guardano interrogativi, non capiscono subito, non collegano nome&opera, dopo qualche secondo arriva il ricordo, le pupille si dilatano, sanno chi è, sorridono foto! la piccola magia del "mio" incontro muore, mi allontano; mi dirigo verso il padiglione dell'ungheria, sulla soglia mi fermo e osservo la porta in vetro, un minuto, due forse tre, è il ritratto del mio attuale presente, i fili e le trame dell'esistenza tenuti insieme da semplici mollette in legno, speriamo tengano ancora per un pò.
a presto
incontri casuali veneziani, come incontrare personaggi e uscirne indenni (solitamante quando si conosce un "VIP della cultura" o meno, si rischia di uscirne delusi, non era come si credeva fosse), l'unica soluzione è "beccarli" da lontano, il mito rimane intatto, non si sente la voce o l'odore; li si osserva muoversi e osservare il mondo che avete appena guardato anche voi, penseranno le stesse cose o demoliranno tutto con un battito d'ali; poco m'importa, quello che conta è vederne l'umanità, a portata di mano; guardarli aggirarsi per i padiglioni, non disturbarli tendendo loro la mano; accade spesso una cosa divertente, quando punto un obiettivo su qualcuno, si fermano in due o tre chiedendosi/mi chi sia "anish kapoor" sussurri loro, ti guardano interrogativi, non capiscono subito, non collegano nome&opera, dopo qualche secondo arriva il ricordo, le pupille si dilatano, sanno chi è, sorridono foto! la piccola magia del "mio" incontro muore, mi allontano; mi dirigo verso il padiglione dell'ungheria, sulla soglia mi fermo e osservo la porta in vetro, un minuto, due forse tre, è il ritratto del mio attuale presente, i fili e le trame dell'esistenza tenuti insieme da semplici mollette in legno, speriamo tengano ancora per un pò.
a presto
venerdì 22 agosto 2014
LUCE luglio 2014
buongiorno lettori, siamo ad agosto, quali alla fine ma non è mai tardi per fare una lettura in-formativa, a luglio è uscito il numero 308 di LUCE con la sua nuova veste grafica; design, aziende e arte tutto ciò che illumina la nostra vita, il nostro lavoro e le città. buona lettura
http://www.aidiluce.it/?page_id=7722
http://www.aidiluce.it/?page_id=7722
mercoledì 20 agosto 2014
ieri sera, una lucertola mi disse/last night, a lizard told me
Ieri,
durante la solita corsa serale, ho incrociato una lucertola che mi ha detto una
strana frase che mi rimbalza in testa ancora adesso: non è sempre facile essere verdi.
Frase di
difficile comprensione, per un semplice umano. Forse, o forse no?
Yesterday,
during the usual evening running, I met a lizard who told me a strange phrase
that bounce in my head until now: it's
not always easy being green.
A phrase difficult to understand, for a simple
human. Maybe, maybe not?
martedì 19 agosto 2014
idee e crisi
buongiorno lettori, idee e crisi, due temi e due parole molto usate in questi ultimi anni, molte volte a vuoto, molte altre con senso e cognizione di causa; che legame esiste tra le due parole e i significati che identificano? esiste una stretta connessione soprattutto per chi non ha cercato scuse e di farsi abbattere dalla mancanza di una prospettiva lavorativa consueta, sapersi guardare dentro e cercare appigli, pensieri e stimoli per fare, per non lasciarsi sopraffare dal contigente, è questa la sfida che ho accettato, mio malgrado tre anni fa, ho scavato a fondo e ho trovato le risposte; mi sono ricavato uno spazio, un polmone a cui attingere aria e forza, ho scritto articoli, racconti, un romanzo e libri per bambini; ho ideato eventi che a breve prenderanno corpo; ho pensato altre idee per affrontare una crisi che sembra finire salvo poi ricominciare; ho fatto tutto questo da solo, certo la famiglia mi ha aiutato, ma senza la nostra volontà nulla si crea e tutto si distrugge. prendetelo come una predica, uno sfogo o altro, ma è bene sapere che si è sempre artefici del proprio destino, le nubi all'orizzonte sono solo un pò di pioggia, niente altro.
lunedì 18 agosto 2014
18 agosto, piccoli piaceri
buongiorno lettori, i piccoli piaceri del 18 di agosto quando il paese e il condominio sono vuoti, ci si sente come il guardiano del faro, circondato dal vuoto e dal lieve rumore del silenzio; sono piccoli piaceri personali e leggermente patologici. il primo è quello di riprendere, lentamente, il lavoro; è arrivata la bozza di LUCE 309 e devo farne la correzione, lettura lenta e attenta, posizionare post-it vituali sul PDF, promemoria di errori e sviste, segnali di revisione e riscrittura; un lavoro meticoloso, intenso e meditato. il secondo è finalmente essere arrivati oltre pag. 100 del manoscritto del futuro, probabile, possibile (?) primo romanzo; il sottile pennarello nero scorre veloce sulle pagine vuote, con grande stupore al momento non ne ho il terrore, lo spazio bianco davanti a me non mi lascia sgomento, l'allenamento del giornalista serve ad allontanare questo sentimento, l'abitudine a scrivere di getto e poi rivedere, l'importante è il momento, la frase o la scena, poi verrà la grammatica e la consecutio temporum, ora tutto deve uscire dalla testa. il terzo, nel silenzio apparente di agosto, leggere l'ultimo di Antonio Damasio "Il sé viene alla mente", libro complesso sulla formazione della mente e del sé all'interno del nostro cervello, capire cosa crea i nostri pensieri (belli o cupi, dolci o depressi) è capire come affrontarli. l'ultimo piacere è quello di non tirare le tende, lasciarle ai lati del serramento, libere di muoversi al minimo accenno di vento, e di lasciare le finestre aperte come abitassi al centesimo piano. per chi vuole avventurarsi nella propria testa, buona lettura
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